Si chiamerà Agenda Europea sui Diritti delle Persone con Disabilità 2020-2030, verrà definita nei prossimi mesi dall’ Unione Europea e resa pubblica nel 2021. Essa elencherà le leggi, i programmi e le azioni che guideranno per i prossimi dieci anni le politiche dell’Unione Europea in tema di diritti delle persone con disabilità, coincidendo con una serie di impegni precisi, da perseguire con adeguate risorse.
In previsione di questo passaggio, il Forum Europeo sulla Disabilità ha elaborato un documento contenente tutte le istanze da perseguire, a breve e lunga scadenza dal titolo EDF input to the European Disability Rights Agenda che si basa su cinque obiettivi principali:
- Porre fine alla segregazione e garantire un livello di vita adeguato, tramite l’accesso a un’istruzione inclusiva, all’ inclusione sociale e alla vita nella comunità, al lavoro e alla protezione sociale. In particolare il Forum punta molto sulla fine progressiva della segregazione nelle strutture residenziali, rivendicando il fatto che le persone con disabilità hanno il diritto di vivere in modo indipendente.
- Libertà di circolazione: ovvero le persone con disabilità devono essere libere di vivere, lavorare, viaggiare, studiare e partecipare alla vita pubblica in ogni Paese dell’Unione Europea, senza perdere alcun diritto né il diritto a un sostegno finanziario. Ora non succede, a causa del perdurare di molte barriere e ostacoli.
- Promuovere la parità per le persone con disabilità e la protezione contro ogni forma di discriminazione, violenza e abuso.
- L’Unione Europea dovrà farsi portatrice dei diritti delle persone con disabilità in ogni sua relazione internazionale, ovvero presso le Nazioni Unite, al Consiglio d’Europa e in tutte le attività di cooperazione internazionale, compresa l’azione umanitaria.
- Le Istituzioni, gli Organi e le Agenzie dell’Unione Europea dovranno garantire i diritti delle persone con disabilità innanzitutto nel loro funzionamento interno (dipendenti, personale, beneficiari).
Il documento dell’EDF propone poi una serie di azioni da concretizzare a breve/media scadenza, a partire dall’ istituzione di una “Unità Convenzione ONU” all’ interno della Commissione Europea, responsabile cioè dell’attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, organismo che dovrebbe collocarsi presso la Direzione Generale della Giustizia e dei Consumatori dell’Unione Europea.